Lisbona – chiacchiere e azulejos

 

Lisbona è una città che è mille città insieme.

Lisbona è un ponte. Unisce in un abbraccio l’irrefrenabile modernità delle città europee e i ritmi lenti dell’America Meridionale. Resiste al cambiamento, conserva per sé quel sapore antico che la rende così unica, così autentica. Riesce ad essere così diversa da qualunque posto tu abbia mai visitato eppure ha un’aria familiare che ti fa sentire a casa.

 

Lisbona con il sole si accende. I raggi di luce scoprono le tinte tenui e pastellose degli azulejos, le tipiche piastrelline in ceramica portoghesi che rivestono gran parte degli edifici, come se la città si stesse stropicciando risvegliandosi pian piano da un sonno profondo.

Lisbona ammalia i sensi. Ti inebria con il profumo di pasteis de nata appena sfornati (la loro ricetta è un segreto tramandato dalla tradizione lusitana!), ti solletica con il chiacchiericcio del Rossio e con lo sciabordio delle onde che si infrangono ai piedi di Praça do Comércio, ti scalda con un bicchiere di Porto sorseggiato lentamente.  

Lisbona è una finestra sul mondo. Da lei sono partiti uomini diretti verso l’ignoto e affamati di scoperte. Lo vedi negli sguardi fieri e orgogliosi degli esploratori del Monumento alle Scoperte (o Padrão dos Descobrimentos in portoghese), lo vedi nella mappa del mondo disegnata nella Rosa dei Venti riprodotta nella piazzetta antistante. Lo vedi nel luccichio delle acque del fiume Tago che si perde all’orizzonte fino all’oceano.

 

Lisbona è un inno al viaggio in ogni suo dettaglio, lo respiri nell’aria pulita e frizzante degli spazi aperti, lo senti nel cuore cercando l’orizzonte da uno dei suoi miradouros, le sue famose terrazze che si affacciano su una distesa di tetti rossi.

Lisbona in ogni stradina ti svela un segreto. Tra le vie nascoste dell’Alfama, il quartiere più antico, si aprono mille paesi e mille città, tra salite e discese in cui sfrecciano incuranti i vecchi tram cigolanti, tra il bucato steso tra le finestrelle di questi palazzi altissimi e vecchiotti, che quasi dimentichi di essere in una capitale.

 

Lisbona è bella. Lo sa, ma non lo ostenta, preferisce accoglierti a braccia aperte (magari con un bicchiere di ginjinha, il famoso liquore portoghese all’amarena) e far sì che tu lo scopra pian piano da solo. Lisbona sembra essersi fermata nel tempo, con quell’aria decadente e un po’ sfacciata di chi sa godersi ogni minuto che non puoi fare a meno di amare.

Lisbona è tutte queste cose belle mescolate insieme, ognuna nelle giuste dosi. Nei suoi sani modi all’antica, gentili e delicati, c’è una città splendida che dà tutta se stessa agli occhi dei viaggiatori che sanno dove rivolgere gli occhi e il cuore ♥

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8 pensieri su “Lisbona – chiacchiere e azulejos

  1. focusonfire ha detto:

    Bell’articolo. Hai dipinto Lisbona con i suoi colori e ne hai riportato la magia con le parole. L’anno scorso l’ho visitata ed anch’io ho avvertito le tue stesse sensazioni e le ho dedicato un post simile al tuo!
    Complimenti, bel blog! 🌍

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  2. Marco ha detto:

    È un bel blog, il tuo. Qualche tocco di colore, profumi, il contorno di una casa. L’impressione, per un attimo, di poter salutare un marinaio anche affacciandomi dalla mia finestra ora. L’ho letto volentieri.

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